Ecco un nuovo evento.
LIVORNO – Ridurre in pochi anni il numero di auto che bloccano quotidianamente il traffico cittadino e creare nuovi spazi e servizi per chi si muove a piedi o in bicicletta, sceglie il trasporto pubblico o vuole sperimentare gli innovativi mezzi di micromobilità elettrica. E’ questo il principale obiettivo con cui nasce a Livorno il Coordinamento per la Mobilità Sostenibile, un tavolo che ha raccolto molte associazioni ambientaliste che immaginano una Livorno più bella, efficiente e vivibile, al passo con le città più virtuose in Italia e in Europa.
“Vogliamo difendere la nostra salute, ripensare gli spazi urbani e ridurre smog e rumore.” – dichiara Graziella Rossini di FIAB – “Consultando i dati del 2018, a Livorno ci sono 55 auto e 27 motocicli di proprietà ogni 100 abitanti. E’ un numero spropositato, quasi il doppio rispetto alle città europee più virtuose, a cui dobbiamo aggiungere il traffico generato da pendolari, visitatori occasionali e turisti. Non dobbiamo dimenticare che le auto private si muovono soltanto per il 5% delle loro vita, per il 95% del tempo sono ferme in sosta occupando spazio pubblico che potrebbe essere destinato ad attività più utili alla comunità. Noi vogliamo più città e meno auto. I costi che la comunità sopporta per il modello urbano centrato sull’auto, causati dagli incidenti stradali, dall’inquinamento, dall’occupazione di spazio e non ultima dalla sedentarietà, sono pari a non meno di 1.900 euro all’anno per ogni cittadino! In cambio procediamo ad una velocità media che oscilla tra i 7 e i 20 km orari!
La sola Bicicletta, ben più rapida per spostarsi in ambito urbano, fa risparmiare alla comunità almeno un euro per ogni km percorso.
Noi suggeriremo azioni e investimenti per offrire alternative concrete di mobilità sostenibile per tutti i livornesi.
Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile è il primo argomento all’ordine del giorno del neonato Coordinamento. Il Coordinamento parte infatti all’indomani delle prime riunioni del PUMS, che hanno delineato una situazione paradossale: alle soglie del 2020, Livorno è assediata dal traffico motorizzato privato; il trasporto pubblico si è progressivamente ridotto sia come offerta che come numero di utenti; la rete delle piste ciclabili è ancora frammentata; le aree 30km/h e le zone pedonali sono ancora poco diffuse e mal progettate, con gravi conseguenze sulla sicurezza dell’utenza debole.
L’elevato numero di incidenti stradali gravi e mortali (nel 2017 a Livorno si registrano 978 incidenti stradali, 1218 feriti e 9 decessi). Il congestionamento e l’invivibilità di viale Italia, via Grande, via Galilei, ecc. e le emissioni delle navi in porto sono sotto gli occhi di tutti” – dichiara Federico De Paola di Terra Maestra – “Sono problemi tuttora irrisolti nonostante i buoni propositi dei politici che però non si traducono in sostanza”.
Per esempio le proposte contenute nella “Campagna 10 Minuti” accettate in un patto elettorale pubblico da tutti i candidati a Sindaco sia nelle elezioni del 2014 che del 2019 ancora non hanno trovato concreta attuazione.
Il coordinamento vigilerà su questo patto che ricordiamo consiste nel raggiungere questi due obiettivi:
1) Zero vittime in ambito urbano
Gli amministratori devono impegnarsi a raggiungere, nel loro mandato, la riduzione di almeno 20 punti percentuali del numero di incidenti.
2) 60% del Modal Split con spostamenti di tipo sostenibile
Oggi il modal split livornese è fermo al 37% Gli amministratori devono impegnarsi a raggiungere, nel loro mandato, l’obiettivo minimo di incrementare la quota sostenibile di almeno 15 punti percentuali, tre punti percentuali ogni anno a vantaggio dei piedi della bicicletta ed il TPL.
Il Coordinamento ci tiene ad affermare che il nuovo Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, oggi in fase di elaborazione, deve mettere al centro le persone e non il traffico motorizzato e la sua fluidificazione. Le persone e la qualità della vita sono fondamentali.
Il PUMS sarà un tassello molto importante per sviluppare una CITTA’ PER TUTTI se ideato bene, finanziato adeguatamente e subito messo in funzione e reso operativo.